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MI CAMBI “LA SCHEDA” ?
MI SONO ANNOIATO/A DI FARE SEMPRE QUESTI ESERCIZII, LI CAMBIAMO?
HO VISTO QUELL’ESERCIZIO SUI SOCIAL, LO VOGLIO ANCH’IO SULLA PROSSIMA SCHEDA!
Queste affermazioni si sentono spesso in palestra. Ma come mai le persone sono attratte dal variare spesso gli esercizi che compongono la scheda di allenamento?
Molto spesso per noia, per variare… o per correre dietro alla moda del momento: “L’ho visto fare all’influencer di turno”, o semplicemente perché si pensa che il segreto del risultato sia nell’esercizio in se e non nella progressione di performance dello stesso.
Negli anni sono stati gli stessi centri fitness e gli istruttori a sbagliare promuovendo, come forma di marketing spiccio, l’aspetto del cambio allenamento frequente e completo, con lo scopo di disincentivare noia e “motivare” (in modo scorretto) gli utenti.
Nulla di più sbagliato.
Gli utenti, mal informati o influenzati, cercano continuamente il programma che gli faccia ottenere i risultati tanto desiderati senza comprendere che la SCIENZA DELL’ALLENAMENTO non è una moda, ne un’opinione.
Un neofita, che si avvicina ad un programma Fitness, dovrebbe avere ben chiaro quali siano le basi del movimento.
Quando viene prescritto e insegnato, un programma IDONEO di esercizi, dovrebbe essere eseguito per un periodo non inferiore alle 6-10 settimane.
Il corpo, specie se non si hanno basi atletiche dall’infanzia, ha necessità di comprendere gli schemi di movimento imparando, dapprima, a coordinarsi e solo dopo usando carichi e sistemi per intensificare gli esercizi.
Si rischia di non imparare mai a muoversi con efficacia sotto carico. Prima di divenire efficaci con uno schema motorio e cominciare a preformare e quindi di conseguenza ottenere il massimo dei vantaggi, si cambia totalmente esercizio ritornando al punto di partenza. Si rimane scoordinati ed inefficaci.
Se dopo 3-4 settimane cambio esercizio a favore di un altro, magari per uno “stimolo diverso”, interrompo una fase di apprendimento, ancora acerba, che era in corso.
Dopo altre 3-4 settimane, ci si inventa altri esercizi e si continua il circolo vizioso…
Così succede che dopo anni vi sono persone che ancora non riescono a muoversi “come si deve”, nonostante si allenino spesso.
Il programma deve durare TUTTO IL TEMPO CHE OCCORRE E NON SI CAMBIA PER NOIA O PERCHE’ CI VIENE VOGLIA DI PROVARE COSE NUOVE.
Si può progredire aumentando il numero di ripetizioni, di settimana in settimana, oppure, aumentando il numero di serie, dei giorni settimanali, una progressione continua del carico, ecc.
Ovviamente se si hanno i requisiti per farlo. Si chiama programmazione, ed è fondamentale in una scheda di allenamento ( sono le variabili che ci indicano quanto e con che intensità fare l’esercizio).
Con gli atleti agonisti le cose vanno ancora più programmate sul breve, medio e lungo termine.
Resta il fatto che occorrono prima le basi. Sempre!
Riassumendo:
Da una scheda alla successiva sono cambiati tutti gli esercizi? Mmmmmm aiaiai
Cambi schede ogni mese o meno? Mmmmmmm aiaiaiai
L’ideale è un compromesso che vada ad abbracciare le esigenze dell’atleta (noia, curiosità) alle basi della scienza dell’allenamento. Cambiare spesso scheda, rivoluzionando gli esercizi senza mai creare progressioni di difficoltà sugli stessi è la base per non ottenere mai risultati soddisfacenti e concreti!